Dall’estrema punta a sud che è Santa Maria di Leuca, risalendo lungo il fianco occidentale, si fa la conoscenza di varie località che sembrano impegnate in una reciproca gara di bellezza.
La “mostra permanente” di perle salentine è inaugurata da San Gregorio (frazione di Patù ) e Torre Vado (marina di Morciano di Leuca): proprio due pietre preziose incastonate nella bassa scogliera che caratterizza questo tratto di litoranea ovest. A Torre Vado, sono famose le pozze di acqua sorgiva in Località Le Sorgenti, mentre San Gregorio è rinomata per la vista spettacolare che regalano i vari localini, veri e propri balconi sul mare.
Subito dopo, tocca alle marine di Salve, Bandiera Blu 2012, far bella mostra di sé. Posto Vecchio, Pescoluse e Torre Pali sono rinomate per la limpidezza delle loro acque che s’infrangono contro le lunghe distese di sabbia, certo, ma lo sono anche per il loro volto “rustico”, tratteggiato dagli ulivi secolari e i caratteristici trulli che abitano nelle campagne. Si segnala il canale di Torre Pali, da dove partono piccole barche per escursioni alla volta delle grotte in prossimità di Leuca.
A seguire, l’ultimo tratto di sabbia su questo versante, pronto a passare il testimone alla scogliera per poi riprenderlo in mano in prossimità di Gallipoli: siamo ad Ugento, anzi nelle sue marine di Lido Marini, Torre Mozza e Torre San Giovanni. Più tranquille le prime due, più movimentata la terza, ma in comune, le tre sorelle, hanno le sfumature cristallo del mare e la vegetazione tipica della macchia mediterranea che, con i suoi odori caratteristici, fa respirare a pieni polmoni la salentinità.
Dalle marine di Alliste (Posto Rosso, Pilella e Capilungo) fino a Mancaversa (marina di Taviano), passando per Torre Suda (Racale), lo scoglio è protagonista. Località che sono angoli di pace, ideali per chi vuole osservare da vicino il volto più pulito di questa terra.
Si cambia nettamente scenografia quando si arriva a Gallipoli, “perla dello Ionio”, che cosparge di pagliuzze dorate tutti i suoi 20 km di litorale. Sul versante meridionale, albergano le località di Punta Pizzo, Lido San Giovanni e Baia Verde: se la prima è la più vicina al centro cittadino (solo 1 km), la seconda è nota per gli stabilimenti balneari very fashion che la decorano di giorno e di notte. A nord, poi, c’è la zona di Rivabella, 1 km e mezzo di spiaggia che, dalla sua, ha la vicinanza a due delle discoteche più cool del Salento. Ma Gallipoli non è solo folla e movida: qui c’è anche il Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, su cui è dipinto il volto più autentico del Salento.
Prima di continuare il viaggio sull’infinito litorale che fa capo a Nardò, si passa da Lido Conchiglie (Sannicola): 2 km di sabbia intervallata alla roccia, all’ombra della pineta del Golfo delle Conchiglie e di quel promontorio a metà noto come “Montagna Spaccata”.
Ma tante, ancora, sono le meraviglie che tengono desta l’attenzione del visitatore sul litorale neretino. Si comincia con Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, dove a preservare il fascino delle scogliere ci pensano le antiche torri d’avvistamento, o almeno quel che resta (famose le “quattro colonne” di Santa Maria al Bagno, sopravvissute al crollo della Torre del fiume Galatena).
Si continua con due aree protette: Torre dell’Inserraglio e il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Prima di fermarsi al capolinea rappresentato da Porto Cesareo, si consiglia una giornata rilassante sulle bianche spiagge di Sant’Isidoro e una visita alle grotte di Baia di Uluzzo.
Sono Porto Cesareo e Torre Lapillo, dunque, a chiudere la collana di diamanti, zaffiri, smeraldi e perle intorno al collo del Salento. Ecco i numeri esibiti da Porto Cesareo: 17 km di spiagge dorate che fanno parte di una delle 27 aree naturali marine protette d’Italia, con la presenza di circa 200 specie vegetali di grande interesse.
Quanto dura tutto questo spettacolo, da Santa Maria di Leuca a Porto Cesareo? Solo 70 km circa, perciò percorribili senza grosse difficoltà in una settimana di vacanza. Il bello del Salento sono anche le distanze ravvicinate.
Ecco una delle località che vengono considerate tra le migliori oasi del Salento, da visitare non soltanto in estate ma anche lungo tutto il corso dell’anno, per via del suo fascino immutabile, per ammirarne il magnifico paesaggio. In alcuni punti gli amanti dei tuffi potranno provare l’ebbrezza di gettarsi da scogli o piccole alture per raggiungere le sue acque pulite e cristalline.
La spiaggia di Pescoluse quando tira vento di tramontana si trasforma in un vero e proprio paradiso.
Acqua cristallina che non ha nulla da invidiare ai paesaggi caraibici. Non a caso uno degli stabilimenti presenti ha scelto come nome “Maldive” del Salento che negli anni ha finito per essere utilizzato comunemente per indicare l’intera la località, contraddistinta da sabbia bianca e finissima e da fondali bassi e trasparenti. Altra località da segnalare in tal senso è Torre San Giovanni, ritenuta una delle più belle spiagge collocate tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca.
Ecco una località dall’aspetto a dir poco caraibico situata nell’ormai rinomata Gallipoli, in provincia di Lecce. Il fascino selvaggio di Punta della Suina è stato preservato perfettamente ed è così possibile ammirare spazi di natura incontaminata, affiancati da spiagge dorate e da acque cristalline, nelle vicinanze delle quali potersi godere alcuni giorni di completo relax
Considerata una delle spiagge più selvagge del Salento, risulta essere anche una delle più amate di questa località da parte di chi apprezza la possibilità di poter ammirare dei veri paradisi naturali incontaminati. La spiaggia è circondata da boschi e dalla tipica macchia mediterranea; vi sono inoltre poche abitazioni immerse nel verde e rari stabilimenti balneari.
Ecco un esempio di spiaggia libera caratterizzata da sabbia dorata e sottile e da fondali bassi e cristallini, non deturpata dalla presenza eccessiva di stablimenti balneari. Il suo mare azzurro incanta ogni anno i turisti che raggiungono questa zona del Salento, che con il suo cordone dunale dorato rappresenta un vero e proprio paradiso naturale, che non ha nulla da invidiare ad altre località da sogno.
La spiaggia di Punta Pizzo è collocata all’interno della Riserva Isola Sant’Andrea ed è attorniata da una lussureggiante pineta marittima. Calette sabbiose si alternano a scogliere che vedono la presenza del tufo. La folta macchia mediterranea le attornia spargendo nell’aria gli inebrianti profumi delle ginestre, del rosmarino, timo e del lentisco.
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